Lo sai che i residui e i rifiuti che genera il tuo ciclo di produzione aziendale possono ancora costituire un valore e generare business?
È la stessa normativa (nazionale ed europea) a fissare in una rigida gerarchia (Figura 1) gli strumenti utilizzabili per gestire in modo corretto residui e scarti di produzione o di consumo (art. 179, D.L. vo 152/2006 e art. 4, Direttiva 2008/98/CE) , in linea con l’evidente tensione generale verso l’Economia circolare.
Al fine di prevenire la produzione di rifiuti e limitare lo smaltimento nelle ormai colme discariche, difatti, è necessario preferire il riutilizzo dei residui e il recupero degli scarti.
Tuttavia, proprio per limitare i rischi per l’ambiente e la salute che possono derivare da una gestione non corretta di questi output, è ancora una volta la normativa vigente ad individuare con precisione quali sono i requisiti e le condizioni da rispettare affinché si possa:
Il rispetto di quanto prescritto, peraltro, è necessario anche ad evitare di incappare nelle conseguenze sanzionatorie previste per il reato di gestione non autorizzata di rifiuti di cui all’art. 256 del D.L.vo 152/2006.
Ecco perché è sempre necessaria un’attenta e competente valutazione preliminare circa la gestione più corretta dei rifiuti e dei residui generati dal tuo ciclo produttivo, non solo per farti risparmiare tempo e denaro ma anche per tutelarti dalle pesanti sanzioni amministrative e penali previste dalla legge.
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